Kilian e Gloriana Pellissier vincono l’Aosta-Becca di Nona-Charvensod. Nella salita dominano Damiano Lenzi e Mireia Mirò Varela
Dopo un’estate calda è arrivata la neve a guastare questo fine settimana di corse sulle montagne. Come per l’UTMB nella vicina Chamonix, anche l’Aosta-Becca di Nona Skyrace ha subito il maltempo. 40 centimetri di neve in vetta hanno costretto gli organizzatori a cambiare il percorso di gara, quindi niente salita in vetta alla Becca di Nona, la montagna dei valdostani, quella che domina piazza Chanoux luogo di partenza in centro ad Aosta. Percorso d’emergenza dunque, che proponeva comunque 15 km e 1850 metri di dislivello per la sola salita, chilometri che diventavano una trentina per chi faceva la classica salita/discesa. A parziale ricompensa di ciò che il meteo ha tolto, per la macchina organizzativa, presieduta per la prima volta da Stefano Mosca, ma con la regia occulta “dell’uomo della Becca di Nona” Stefano Mottini, e di tanti volontari che come sempre hanno dedicato tempo e passione per realizzare questa manifestazione, è arrivata la sorpresa della richiesta d’iscrizione dei 2 grandi corridori spagnoli, simbolo del movimento skyrunning d’estate e scialpinismo d’inverno: Kilian Jornet Burgada e Mireia Mirò Varela.
E così che Kilian aggiunge al suo immenso palmares anche questa gara, che pur se in edizione ridotta rimane una gara prestigiosa, tra l’altro penultima prova del circuito Valetudo Mountain Running International Cup.
Ma Kilian non ha fatto gara solitaria, in quanto nella salita ha fatto praticamente gara di coppia con un altro scialpinista che in estate trova nella corsa sui sentieri qualcosa di più che un semplice allenamento: l’ossolana Damiano Lenzi del Centro Sportivo Esercito. In 7 giorni s’è confrontato alla pari con le massima espressioni della corsa in montagna, Martin Dematteis allo Stellina Valsusa domenica scorsa, è oggi con Kilian, il re incontrastato di questo tipo di gare.
Dunque nella salita/discesa vittoria dell’asso spagnolo, ma con la solita strabiliante discesa s’è fatto sotto il rumeno targato Valetudo Ionut Zinca, che con la seconda piazza finale praticamente mette il sigillo sul circuito Valetudo Mountain Running International Cup, in attesa della finale sull’Etna Skyrace. Chiude il podio Fabio Bazzana, regolare terzo sia in salita e discesa, mentre alle sue spalle arriva 4° Claudio Garnier, che per nullla provato dal Kima di 7 giorni fa, compie la solita discesa da funambolo e recupera 3 posizioni, relegando al 5° posto il simpatico e fortissimo francese Jerome Bosch.
Abbiamo detto dei grandi di Spagna, ma la regina della Becca di Nona, alla sua 7a vittoria, è sempre Gloriana Pellissier. Grintosa in salita, dove recupera nel tratto finale su Mireia, che faceva sola salita, decisa e sicura in discesa e ancora una volta s’aggiudica la vittoria di questa che è la gara dei Valdostani e del Centro Sportivo Esercito, che è la sua squadra di club. Alle sue spalle 2 aquile Valetudo, Debora Cardone ed Emanuela Brizio, arrivate rispettivamente 2a e 3°.
Nella gara di sola salita maschile, detto dello stratosferico Damiano Lenzi, sul podio salgono il giovane e talentuoso francese Matheo Jacquemod, tra l’altro anche lui sci alpinista, guida alpina e ormai compagno di Kilian nella stagione di gare invernali e con una grande prova Erik Benedetto, 3° con un recupero nel finale dopo un’estate tribolata da un infortunio al ginocchio.
La salita femminile è stata dominata da Mireia Miro Varela, tra l’altro 10a assoluta, uno spettacolo vederla correre, agile e leggera con una frequenza incredibile. Damigelle su questo podio due forti atlete come Christiane Nex seconda e Barbara Cravello terza.
Detto dei top runner, la Becca di Nona è molto altro, è la passione di chi organizza, di chi si assume alcuni rischi organizzativi mai facili da valutare quando la montagna ricorda a tutti com’è fatta, il sacrificio degli allenamenti per gli oltre 200 corridori, che nella prima domenica di settembre ormai da 11 anni hanno come obbiettivo di arrivare in vetta alla Becca di Nona partendo da Aosta, la bellezza della corsa sui sentieri dal verde del fondovalle alla neve delle pietraie in quota. Si potrebbero raccontare mille storie su questi 11 anni di gare, ma la più bella sarà sicuramente sempre la prossima, quindi arrivederci al 2013.
In allegato le foto e la classifica della giornata di gare.